Sensuale ed eccitante, accarezzo il petto del mio schiavo. Sembra comodo seduto sul divano, ma in realtà è legato, bloccato al mio volere. Lo tengo prigioniero, e ho deciso di consumarlo con un milking continuo, ripetuto per giorni più volte al giorno. Pensavi che in questo caso ci sarebbe stato solo piacere? Niente affatto! Questa è una tortura diabolica, che lentamente cresce sempre più di intensità. Mi siedo affianco a lui, gli metto la pompetta che risucchia ed avvio il macchinario. Quel verme è sempre più grosso, eccitato, ma quel tipo di risucchio non gli dà l’imput per godere. Le vene gonfie, molto evidenti. E’ sospeso nel limbo del piacere e della sofferenza, mentre io lo stuzzico e lo provoco con il mio corpo. Potrei tenerlo così per ore, ma il mio intento oggi è quello di spremerlo. Tolgo l’apparecchio e lo masturbo. Io decido, io controllo. Ed ecco che schizza. Il suo getto arriva addirittura a colpirmi. Come osa questo coglione! Merita una tortura post-orgasmo… Gli rimetto la pompetta, aziono il macchinario e me ne vado lasciandolo lì piagnucolante.